Maxipenali slot, Prima Sezione Corte Conti conferma il sequestro dei 29,5 milioni di Bplus

La Prima Sezione d’Appello della Corte dei Conti ha confermato il sequestro dei 29,5 milioni di euro disposto nei confronti di Bplus nel procedimento sulle maxipenali newslot. Per la Prima Sezione sussistono il periculum in mora e il fumus boni iuris. Da un lato infatti pesano una serie di fattori come l’entità della condanna di primo grado (845 milioni) e il modesto importo delle somme sequestrate (appunto 29,5 mln); e gli accertamenti patrimoniali effettuati dalla Guardia di Finanza. Il fumus boni iuris invece è “contenuto nella sentenza di primo grado” sebbene si tratti di un procedimento in attesa d’appello: “il processo (…) si è svolto in primo grado davanti a un giudice terzo e imparziale”. Oggetto del sequestro lo 0,5% del Preu che viene restituito annualmente ai concessionari degli apparecchi che raggiungono determinati livelli di servizio. Il sequestro è stato disposto dalla Terza Sezione – di fronte alla quale si sta svolgendo il giudizio d’appello – a giugno scorso; alla Prima Sezione Bplus ha chiesto in sostanza una revisione del provvedimento. La richiesta però secondo i giudici contabili è in parte inammissibile, e in parte da respingere. “Le lamentate violazioni di legge dovevano essere sollevate davanti al giudice designato (la Terza Sezione, Ndr) per la conferma, modifica o revoca del provvedimento presidenziale. Non sembra possibile a questo Giudice che le eccezioni in esame siano sollevate solo dopo il provvedimento (negativo) del Giudice di cui si contesta la competenza e la legittima composizione”. Nell’ordinanza, la Prima Sezione sottolinea ancora che “il provvedimento cautelare durerà per un periodo breve di tempo, posto che l’udienza di merito è fissata” per il 9 luglio. lp/AGIMEG