Giochi, USA: fondazione accusa il DoJ di corruzione: “Manca trasparenza nel lancio dell’online”

Stati Uniti, la fondazione Judicial Watch ha avviato un’azione legale nei confronti del Dipartimento di Giustizia per poter accedere agli atti relativi alla decisione del 2011 che ha portato a una revisione della disciplina dell’online. Quattro anni fa, gli stati di New York e dell’Illinois chiesero al Dipartimento di Giustizia di riesaminare il Wire Act del 1961 – la legge che vieta di accettare scommesse e giocate a distanza – e il DoJ stabilì che il divieto riguardasse le sole scommesse, ma non le altre forme di gioco. Judicial Watch lo scorso ottobre ha inviato a Dipartimento una richiesta formale per poter accedere ai documenti della decisione, facendo leva sul Freedom of Information Act. Il DoJ tuttavia non ha fornito alcuna risposta. “Quando c’è un cambiamento così repentino e radicale di opinione” ha commentato Tom Fitton, presidente della fondazione, “i cittadini hanno il diritto di sapere il perché”. La fondazione ipotizza che decisione possa essere stata pilotata: “Dal momento che il Dipartimento di Giustizia preferisce violare una legge federale piuttosto che consentire l’accesso a questi documenti, si può presumere che chi ha consentito la legalizzazione del gioco su internet sia stato corrotto” ha affermato ancora Fitton. Il DoJ ha adesso tempo fino al 18 settembre per presentare delle memorie difensive. rg/AGIMEG