Giochi, rinviati al 24 settembre gli appelli del Comune di Bologna per difendere il distanziometro

Consiglio di Stato, rinviate al 24 settembre le richiesta avanzate dal Comune di Bologna di sospendere le due sentenze con cui il Tar Emilia – lo scorso aprile – aveva annullato il regolamento comunale che vietava l’apertura di sale slot a meno di 1.000 metri dai luoghi sensibili. Il Collegio ha disposto il rinvio per consentire alla difesa del Comune di esaminare della documentazione prodotta dai concessionari dei giochi. Nelle sentenze di aprile, il giudice di primo grado ha affermato che i Comuni non possano imporre alle sale giochi e scommesse di rispettare distanze minime dai luoghi sensibili, fino a quando non verrà adottata la pianificazione statale prevista dal decreto Balduzzi. Per il Tar Bologna, infatti, la pianificazione costituisce “necessario e imprescindibile presupposto affinché alle amministrazioni comunali sia consentito dettare disposizioni concernenti la localizzazione di tali attività allo specifico e precisato fine di ordine pubblico”. Tale pianificazione è “finalizzata a pianificare ed omogeneizzare, con efficacia su tutto il territorio nazionale, l’introduzione di limiti distanziometrici aventi non già carattere urbanistico ma chiara natura di ordine pubblico. Tutto ciò anche al concreto fine di evitare, mediante l’introduzione di limiti certi aventi efficacia su tutto il territorio nazionale, la possibile introduzione di distanze del tutto diverse da Comune a Comune”. gr/AGIMEG