Consiglio di Stato: Se la sala giochi minaccia l’ordine pubblico, è legittima la sospensione delle attività

Il Consiglio di Stato – interpellato dal Ministero dell’Interno su un ricorso per l’annullamento della sospensione della licenza per apparecchi da gioco – ha espresso “il parere che il ricorso debba essere respinto”. La vicenda fa riferimento alla richiesta di annullamento della sospensione della licenza per somministrazione di alimenti e bevande e installazione di apparecchi da gioco in un locale di Manfredonia, nel foggiano. Il questore di Foggia,nel 2012, infatti, aveva sospeso per trenta giorni le licenze per la somministrazione di alimenti e bevande e per l’istallazione degli apparecchi da gioco rilasciate dal comune di Manfredonia al titolare del locale, “quale presidente di un circolo privato (…), con la motivazione che, dagli accertamenti di rito, il circolo era abituale punto di ritrovo di numerose persone pregiudicate e pericolose”. “L’Autorità di pubblica sicurezza ha fondato il provvedimento di sospensione della licenza sull’accertata circostanza che il locale era punto abituale di ritrovo di numerose persone pregiudicate anche per gravissimi reati, come risulta dalla dettagliato rapporto inviato dall’Amministrazione (…). Tale circostanza di per sé – si legge nel parere –  integra gli estremi della citata disposizione normativa cautelare, tale da giustificare il ragionevole convincimento nell’autorità di pubblica sicurezza che il circolo medesimo costituisse fonte di concreto pericolo per la sicurezza ed incolumità dei cittadini. Il ricorso – scrivono i giudici di Palazzo Spada –  in conclusione è infondato”. im/AGIMEG