Casinò, Macao frena e i colossi del gioco d’azzardo ora puntano su Corea e Filippine

Il mercato del gioco d’azzardo di Macao, dopo un 2014 in calo del 2,4%, potrebbe scendere ancora nell’ordine dell’8% – secondo gli analisti di Bloomberg – complici i primi due mesi dell’anno decisamente sotto tono, con febbraio che ha registrato la peggiore performance di sempre con 2,2 miliardi di euro. Per frenare l’emorragia degli incassi, causata anche da norme sempre più restrittive per il riciclaggio di denaro sporco e l’obbligo del divieto di fumo, spinge gli operatori di gioco a correre ai ripari e a sondare nuovi mercati. Nel mirino dei colossi dei  casinò dell’ex colonia portoghese c’è ora la Corea del Sud e le Filippine che, secondo un’analisi condotta da Deutsche Bank, a differenza di Macao nell’anno in corso potranno contare su una crescita percentuale rispettivamente del 16% e 33%. “Le misure anti-corruzione scoraggiano molti giocatori a recarsi a Macao, e di conseguenza stiamo assistendo a un cambiamento delle rotte di viaggio da Macao verso altre destinazioni, come Corea del Sud e Filippine, ma anche il Vietnam”, ha detto Aaron Fischer, analista di Hong Kong. lp/AGIMEG