Antitrust, Index Holding e società del gruppo multate per pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette

L’Antitrust ha condannato Index Holding e una serie di società del gruppo a versare sanzioni complessive per 324mila euro per pubblicità ingannevoli e pratiche commerciali scorrette.  Tra i soggetti condannati -per pubblicità ingannevole – anche la  Imel Eu S.p.A. Secondo quanto spiega la stessa Autorithy, le società coinvolte attraverso una strategia coordinata, e ciascuna con un proprio ruolo, “pubblicizzavano la possibilità di aderire a una rete informatica grazie alla quale piccoli e piccolissimi esercenti avrebbero potuto operare come centro di vendita di servizi quali le ricariche di telefoni cellulari, le spedizioni postali e le scommesse on-line. Omettevano però di spiegare che alcuni servizi avrebbero potuto essere indisponibili. Quando le microimprese cercavano di recedere dal contratto le società opponevano una serie di ostacoli”. Il procedimento è stato avviato alla luce delle segnalazioni inviate da molte piccole aziende, in gran parte esercenti di bar, edicole, piccoli e piccolissimi ristoranti, spesso a gestione familiare.  Secondo quanto ricostruito dall’istruttoria le società facenti capo al gruppo Index, ciascuno con un suo ruolo, prima pubblicizzavano la possibilità di aderire a una rete informatica grazie alla quale gli esercenti avrebbero potuto operare come centro di vendita di servizi quali “le ricariche di telefoni cellulari, le spedizioni postali e le scommesse on-line”. Le campagne pubblicitarie, svolte anche attraverso consegne di depliant  ‘porta a porta’,  omettevano però di spiegare che alcuni servizi avrebbero potuto essere indisponibili. In qualche caso l’avvertenza sulla possibile indisponibilità di alcuni servizi era indicata ma in caratteri molto piccoli. Chi aderiva all’offerta si trovava spesso nella condizione di non potere fornire i servizi alla propria clientela (subendo anche un danno di immagine): al momento di rescindere il contratto incontrava però una serie di ostacoli, costituiti da uno studiato e organizzato rinvio di responsabilità da parte delle società controllate da Index Holding. All’azienda rimaneva, come unica possibilità, per vedersi riconoscere i propri diritti, quella di citare in giudizio le società.

 

Quanto ai singoli ruoli – spiega ancora l’Antitrust – Index Europea S.p.A. è la controparte contrattuale nei contratti denominati “Indexpoint” e ha  pubblicizzato i prodotti e servizi del gruppo  nonché gestito i rapporti con i clienti al momento dei loro reclami per la mancata disponibilità dei beni e dei servizi. Stesso ruolo quello svolto da Imel.Eu S.p.A. per i contratti denominati “Imelpoint”. Index Finanziaria è invece la controparte contrattuale delle microimprese nella stipula di finanziamenti, destinati espressamente ed esclusivamente al pagamento del prezzo dei prodotti/servizi di cui ai contratti denominati “Indexpoint” e “Imelpoint”.   Anche questa società si è occupata di pubblicizzare e proporre i propri servizi finanziari ai clienti del gruppo insieme ai prodotti e servizi del gruppo stesso, ed è risultata direttamente coinvolta nella gestione dei rapporti con i clienti al momento dei loro reclami per la mancata disponibilità dei beni e dei servizi  venduti dalle altre società del gruppo su citate. Indexcom S.r.l. è la società del gruppo cui fanno capo i vari promotori che si recano presso le sedi dei clienti a presentare e a far sottoscrivere i contratti. Infine la capogruppo Index Holding ha svolto il ruolo di coordinamento tra le varie società. Alla luce della ricostruzione effettuata l’Antitrust ha dunque deciso le seguenti sanzioni:

 

Per la pubblicità ingannevole:

–          Index Holding S.p.A.             8.000 € (ottomila euro);

–          Index Europea S.p.A.            78.000 € (settantottomila euro);

–          Indexcom S.r.l.                    3.000 € (tremila euro);

–          Index Finanziaria S.p.A.         4.000 € (quattromila euro);

–          Imel Eu S.p.A.                     7.000 € (settemila euro).

 

Per le pratiche commerciali scorrette

–          Index Holding S.p.A.             20.000 € (ventimilamila euro);

–          Index Europea S.p.A.            202.000 € (duecentoduemila euro);

–          Index Finanziaria S.p.A.         12.000 € (dodicimila euro).

rg/AGIMEG