Scommesse: Referendum Scozia, gli scommettitori puntano contro la scissione

Giovedì prossimo, il 18 settembre, gli scozzesi saranno chiamati alle urne per sancire, tramite referendum, l’indipendenza o meno della Scozia dall’Inghilterra. Un voto cruciale, una possibile svolta nei rapporti e accordi tra i due Paesi: questioni delicate quali moneta, Unione Europea, difesa, risorse naturali, debiti, dovranno essere ridefiniti in caso di vittoria del SI.

Mentre i sondaggi indicano un leggero vantaggio del NO all’indipendenza, su Betfair.com, piattaforma di scommesse leader nel betting exchange – ovvero la borsa scommessa – (modalità di gioco nel quale le quote vengono decise dagli stessi utenti e non dai bookmaker, introdotta in Italia ad Aprile da Betfair.it, piattaforma nazionale dell’operatore inglese, e regolata da AAMS), la vittoria del NO è schiacciante: viene puntato 80% dei casi, mentre solo il 20% degli utenti pensa che il SI potrebbe imporsi.

Come già avvenuto in precedenti elezioni, gli analisti politici prendono seriamente in esame le quote pubblicate sul sito di Betfair, ritenuto un punto di osservazione privilegiato e un valido strumento per carpire umori e andamenti elettorali. I numeri e dati pubblicati sul sito catturano l’attenzione di Media e di influenti commentatori politici, i quali twittano in diretta l’andamento delle quote piazzate su Betfair.com.

Al momento, 4 milioni di sterline (6.5 milioni di euro) sono stati scommessi sul NO, ora quotato a 1.25, mentre il SI raggiunge quota 1 milione di sterline ed è in lavagna a 4.8.

Ci sono poi anche alcuni casi eclatanti: dai due scommettitori londinesi che hanno puntato circa 20mila sterline l’uno sul NO, fino alla presa di posizione di personaggi di spicco scozzesi come Sir Alex Ferguson, che ha allenato il Manchester United per ben 27 anni  (molti dei quali passati a fianco di un simbolo del Regno Unito quale David Beckham, anche lui a favore del NO), David Bowie e JK Rowling, autrice di Harry Potter, che incitano i propri connazionali a rimanere annessi alla Regina.

Anche l’inaspettata dichiarazione rilasciata dalla Regina Elisabetta II domenica pomeriggio, dove chiedeva agli scozzesi di pensare molto bene al loro futuro prima di votare, ha ulteriormente rafforzato la posizione degli scommettitori che puntano al NO.

Tuttavia, osservano alcuni attenti commentatori, è interessante fare una distinzione tra le scommesse piazzate dagli utenti inglesi da quelle piazzate dagli utenti scozzesi: il 78% dei giocatori con residenza in Scozia (coloro quindi che effettivamente si recheranno alle urne il 18 settembre) puntano sul SI.

Attendiamo quindi con molta suspense giovedì sera, quando le urne, ma anche la borsa scommessa, saranno chiuse e i risultati del referendum proclamati.