Vercelli, controlli delle Fiamme Gialle sulle slot: nessuna irregolarità riscontrata

Intensificati i controlli da parte della Guardia di Finanza nei confronti degli esercenti che gestiscono le slot machines. In un momento quale quello attuale nel quale sale “la febbre del gioco”, alta rimane l’attenzione della Guardia di Finanza volta ad evitare che le così dette slot machines vengano taroccate a scapito di clienti ed Erario.
In questa occasione sono stati interessati dai controlli alcuni locali siti nel territorio dei comuni di Villarboit, Livorno Ferraris, Borgosesia, Cigliano e Gattinara.
I soggetti ispezionati sono stati selezionati in una platea di locali pubblici individuati attraverso una specifica banca dati a disposizione della Guardia di Finanza e dei Monopoli che, in tempo reale, segnala un anomalo calo percentuale delle giocate pur rilevando il regolare funzionamento e collegamento alla rete telematica degli apparecchi da gioco.
Dodici sono stati gli esercizi commerciali controllati nell’ultimo periodo per un totale di 36 macchinette da gioco. Nessuna di esse è risultata irregolare e, dopo le verifiche degli ultimi mesi, non sono stati rinvenuti minori intenti al gioco.
Resta alta l’attenzione delle Fiamme Gialle Vercellesi nel contesto sociale in cui normalmente opera, spaziando a 360 gradi sulle innumerevoli tipologie di servizio a tutela degli interessi economici, a maggior ragione nell’attuale congiuntura economica Italiana; prova ne è la scoperta di una società che gestiva il locale pubblico controllato, risultata essere un evasore totale.
Recentemente la Compagnia alla sede è stata dotata di un nuovo computer portatile denominato SCAAMS, il quale, direttamente collegato alle slot, individua se vi è stato qualche tentativo di alterazione.
Il Comando Provinciale di Vercelli ricorda che nel caso in cui venga installato un apparecchio non conforme ai requisiti di legge (art. 110 T.U.L.P.S.) è prevista una sanzione di 4 mila Euro per ogni apparecchio: alla stessa sanzione soggiace chi consente l’utilizzo dei medesimi apparecchi da gioco.
Nel caso in cui nel corso di controlli venga individuata una postazione da gioco alterata l’esercente rischia la reclusione da sei mesi a tre anni per frode informatica. Nel caso in cui non venga rispettato il divieto di gioco minorile invece l’esercente incorre nella sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 5 mila fino ad un massimo di 20 mila euro e chiusura del locale da 10 fino a 30 giorni.
Molte altre saranno le analoghe ispezioni che verranno intraprese in Provincia nel corso dei prossimi mesi, volte non solo al controllo delle slot ma anche a evitare che, con l’avvicinarsi del periodo legato ai Mondiali di Calcio, adolescenti e minori si avvicinino precocemente ad un’attività che, come viene ricordato anche in numerose pubblicità, può creare dipendenza patologica. cz/AGIMEG