Veneto: bando da 2 milioni di euro per promuovere progetti di volontariato. Premiata coerenza con obiettivi programmazione sociale della Regione, come prevenzione del Gap

La Regione Veneto mette a bando 2 milioni di euro per promuovere progetti e iniziative del volontariato e dell’associazionismo che creino solidarietà e vicinanza e aiutino a contrastare povertà, solitudini, devianze e marginalità. Il numero 50 del Bollettino ufficiale della Regione Veneto, in uscita domani 17 maggio, pubblicherà l’avviso. Le risorse, finanziate dal fondo nazionale creato dalla riforma del terzo settore, andranno a promuovere sia progetti limitati su scala locale (con contributi da 15 a 30 mila euro), sia progetti più consistenti, di dimensione provinciale e regionale, che potranno ricevere contributi sino ad un massimo di 80 mila euro. Per finanziare i primi, cioè per le iniziative locali delle piccole associazioni, la Regione stanzia 697.360 euro. Per i progetti a più ampio respiro, che dovranno coinvolgere almeno tre enti del non profit, le risorse a bando ammontano a 1.400.000 euro. “Ci attendiamo progetti che creino comunità solidali, reti di impegno civico, iniziative concrete che aiutino a sviluppare legami sociali e a creare esperienze e condizioni di ‘welfare’ generativo, nelle quali le persone da problema diventano risorsa. I volontari sono la grande risorsa della nostre comunità locali: con la loro sensibilità e le loro azioni anticipano, stimolano e integrano l’intervento dei servizi, con il valore aggiunto delle relazioni umane e della gratuità”, ha detto l’assessore alle politiche sociali della Regione Veneto. Il bando, di prossima pubblicazione sul Bur, premierà la capacità di organizzazioni e associazioni del terzo settore di fare ‘rete’, di creare collaborazioni gratuite tra enti pubblici e privati e di realizzare idee innovative che soddisfino bisogni sociali, vecchi e nuovi. Verrà premiata la coerenza del progetto con gli obiettivi cardine della programmazione sociale del Veneto: il contrasto alla povertà materiale ed educativa; la prevenzione di comportamenti a rischio devianze e dipendenze, compresa quella da gioco d’azzardo; il recupero delle eccedenze alimentari; il contrasto a situazioni di fragilità delle persone anziane; lo sviluppo di progetti complementari alle attività svolte dalle fattorie sociali. cdn/AGIMEG