Veneto: aumento dell’Irap e obbligo di interruzione fino a sei ore al giorno per le attività che ospitano apparecchi da gioco

Stretta sul gioco in Veneto. Aumento dello 0,92% per l’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) e obbligo di interruzione quotidiana fino a sei ore per le attività che ospitano apparecchi da gioco. E’ quanto prevede la bozza di legge che è stata licenziata a maggioranza dalla commissione Sanità del Consiglio regionale. Ma non solo, per i trasgressori sono previste multe fino a 6 mila euro e, inoltre, la Regione darà la facoltà ai Comuni di definire, nei loro regolamenti, premialità economiche per gli esercizi che scelgono di non installare le slot. Il testo – si legge su Il Giornale di Vicenza – prevede anche limitazioni alle nuove autorizzazioni: le sale da gioco o gli apparecchi dovranno trovarsi a distanza dai luoghi sensibili come scuole e ospedali; 300 metri nei comuni più piccoli e 500 in quelli con oltre 5 mila abitanti. I Comuni potranno individuare i criteri per la dislocazione territoriale dei punti gioco. I gestori, inoltre, dovranno esporre il materiale informativo sui rischi del gioco. “Durante i lavori in commissione è saltato un intero articolo sulla pubblicità. L’obiettivo era quello di vietare ogni forma di pubblicità non solo ai locali ma anche alle vincite. Ma di recente a livello nazionale è stata varata una legge che va nella stessa direzione. Con un emendamento, poi, abbiamo esplicitamente escluso da queste limitazioni le sale gioco per i bambini o quelle, comunque, dove non sono previste vincite in denaro”, ha detto il presidente Fabrizio Boron (Lista Zaia). La bozza prevede che la Regione possa promuovere accordi economici con gli operatori per favorire l’adozione di un codice di autoregolamentazione che vieti “l’uso delle lotterie istantanee” e l’istituzione del Tavolo tecnico permanente sul gioco d’azzardo patologico. Il testo, dopo l’analisi della commissione Bilancio, arriverà in Consiglio. cdn/AGIMEG