Valle d’Aosta: normativa regionale mette al bando il gioco. Ecco come sono dislocati i punti sensibili

Dalla cartina dei punti sensibili della Regione Valle d’Aosta si nota che la più alta concentrazione di luoghi sensibili è situata ad Aosta, Saint-Christophe, Chatillon, Saint-Vincent, Cogne, Point-Saint-Martin e Verres. Sono meno concentrati invece ad Aymavilles, Charvensod, Pollein, Brisogne, Quart, Montjovent, Issime, Gressoney-Saint-Jean e Gaby. Nel resto del territorio, i comuni non hanno ancora elaborato e validato alcun luogo sensibile. L’obiettivo di tale mappatura è quello di fornire agli utenti uno strumento di semplice utilizzo per la valutazione e individuazione dei “luoghi sensibili”, così come stabilito dalla legge regionale sulla ludopatia. Tra i punti sensibili elencati nella cartina: strutture ricettive per categorie protette, luoghi di culto, istituti scolastici, strutture culturali, ricreative e sportive, strutture residenziali sanitari/assistenziali, istituti di credito e bancomat, compravendita oro e preziosi usati. In Valle d’Aosta il distanziometro, fissato a 500 metri da luoghi sensibili, è entrato in vigore lo scorso 1° giugno per le attività primarie, come le sale slot; mentre il passato 1° gennaio per quelle secondarie, come i bar. La cartina pubblicata sottolinea come nella Regione Valle d’Aosta la normativa sia così stringente ed espulsiva da vietare il gioco sulla quasi totalità del territorio. cdn/AGIMEG