Usa, diversi stati contro il Dipartimento di Giustizia: “Senza gioco online perdiamo risorse importanti come quelle per sostenere l’istruzione”


Saranno due settimane decisive per il gioco online negli Stati Uniti. Entro fine mese il il Dipartimento di Giustizia statunitense (DOJ) è chiamato a far chiarezza sulle recenti interpretazioni del Wire Act, la normativa che disciplina il gioco d’azzardo negli Stati Uniti. Tutto nasce dal New Hampshire: la Lottery Commission ha intentato una causa contro il Dipartimento di Giustizia statunitense (DOJ) presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per avere un giudizio dichiarativo sull’applicazione del Wire Act, oltre alla richiesta della disapplicazione della nuova interpretazione (molto restrittiva per l’online) dello stesso atto. Il giudice Paul Barbadoro ha quindi richiesto chiarimenti al DOJ e subito dopo dovrebbe pronunciarsi sulla causa intentata dalla Lottery Commission del New Hampshire. Restano dubbi sulla portata della pronuncia. Non è infatti chiaro se la sentenza varrebbe solo per il New Hampshire (come vorrebbe il DOJ), o per tutti gli stati. Il Michigan e la Pennsylvania stanno osservando gli sviluppi con particolare attenzione.
“Abbiamo l’obbligo di proteggere le entrate dello stato, necessarie per finanziare l’istruzione nel New Hampshire”, ha detto Charlie McIntyre, direttore esecutivo della Lotteria del New Hampshire. Dal 1964 la lotteria ha garantito allo Stato 2 miliardi di dollari all’istruzione e 192 milioni solo negli ultimi anni.
La più ampia interpretazione del parere proibirebbe tutte le attività legate alle lotterie, compreso il Powerball: un’ipotesi drammatica per l’erario che si ritroverebbe con un buco di 80 miliardi. Va detto però che lunedì il Dipartimento di Giustizia ha presentato una nota affermando che il parere non dovrebbe toccare le lotterie classiche, ma solo quelle gestite su internet.
Gli alleati principali della Lottery Commission del New Hampshire sono ovviamente gli operatori del gioco online, che temono conseguenze drammatiche per il proprio business e per i propri lavoratori.
Il DOJ dalla sua è in qualche modo “affiancato” da Sheldon Adelson magnate dei casinò, che ha sempre visto il gioco online come una minaccia, e dalla National Association of Convenience Stores che in più occasioni ha sottolineato i rischi del gioco online per le persone più vulnerabili. lp/AGIMEG