Ughi (Obiettivo 2016): “Troppe tasse porteranno il giocatore verso il mercato illegale”

“Abbiamo capito che il settore dei giochi, fino a quando potrà permetterselo, è chiamato a finanziare il reddito di cittadina. L’incremento della tassazione del 10% (dal 18 al 20% sul margine per le scommesse sportive su rete fisica, dal 22% al 24% per quelle a distanza e dal 20% al 22% per quelle virtuali, ndr) potrebbe portare conseguenze durissime”. Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, commenta così il contenuto della manovra, che prevede forti incrementi nella tassazione. “Ormai – spiega – non c’è più margine per gravare sugli incassi dei concessionari ed è evidente che la tassazione andrà a pesare sullo scommettitore. Di conseguenza saremo meno competitivi con chi opera in altri Paesi. Mi chiedo come mai il Governo prima dice di voler contrastare il gioco legale e poi finanzia le proprie promesse ai cittadini alzando la tassazione sul gioco stesso. E’ un non senso. Va capito che lo Stato non ha inventato le slot o le scommesse: ha semplicemente regolamentato qualcosa che già esisteva con l’obiettivo di tutelare il consumatore e di creare Preu. La domanda però è una. Se si continua a tassare ogni volta di più il giocatore, alla fine cosa succederà? Il pericolo è che il giocatore stanco possa tornare a rivolgersi al mercato illegale”. lp/AGIMEG