Tar Veneto accoglie ricorso del titolare di una sala giochi: “L’ordinanza di demolizione deve essere annullata, essendo fondate le censure di illegittimità”

Il Tar del Veneto ha accolto il ricorso di un esercente a cui era stato notificato dal Comune di Porto Viro l’ordinanza per la demolizione del locale, poiché aveva intrapreso i lavori senza permesso di ricavare una sala VLT. Il Tar dichiara: “Come il presupposto provvedimento di diniego, anche l’ordinanza di demolizione deve essere annullata, essendo fondate le censure di illegittimità. Ed, infatti, L’art. 54/8° c. L.R. 30/16 non preclude la sanatoria ordinaria; esclude soltanto che possa essere applicata una sanzione pecuniaria sostitutiva della demolizione; la sanabilità degli abusi solo formali è un principio generale dell’ordinamento, non derogabile dalla legge regionale, e l’oblazione dovuta (il doppio del contributo ordinario) non è una sanzione (tanto meno sostitutiva della demolizione).” E conclude: “Entrambe sono inapplicabili in caso conformità, ancorchè accertata a sanatoria.” ac/AGIMEG