La seconda sezione del Tar Lazio ha respinto il ricorso di un operatore che chiedeva l’annullamento di un provvedimento di Aams, del 27 gennaio 2014, con il quale veniva cancellato dall’elenco degli operatori di apparecchi e terminali di intrattenimento. Secondo il tribunale amministrativo infatti, il decreto che disciplina questo elenco individua espressamente, tra i requisiti richiesti agli operatori, “il non essere stato destinatario di una sentenza di cui agli articoli 444 e 445 c.p.p. per delitti contro il patrimonio”. Risulta invece “comprovato in atti e non in contestazione tra le parti la circostanza che il ricorrente è stato condannato ai sensi delle predette norme per il reato di cui all’articolo 648 c.p.”. Per questi motivi il Tar ha respinto l’istanza. es/AGIMEG
