Tar dispone chiusura sale slot Aosta: i gestori valutano ricorso alla Corte Costituzionale

“Stiamo ancora valutando se è opportuno proporre un ricorso alla Corte costituzionale o aspettare una norma nazionale: anche alla luce della decisione di oggi del Tar valuteremo tutti insieme il da farsi”. Lo afferma Gianluca Genestrone, gestore della sala scommesse e sala slot che ha chiuso alla stazione di Aosta dopo l’applicazione della normativa regionale contro il gioco d’azzardo. “Purtroppo – continua – noi abbiamo già chiuso locali e licenziato dipendenti, quindi dobbiamo pensare bene a ciò che facciamo. L’applicazione della norma è partita in questo momento solo per i locali dedicati e quindi ci sono ancora dei locali non dedicati, tabaccai piuttosto che pubblici esercizi, che hanno, ancora un po’ a macchia di leopardo, alcune attività di gioco. La chiusura ha avuto ripercussioni sull’occupazione: Delle persone che conosco io, sono una ventina quelle che hanno perso il lavoro tra giugno e luglio. La ricaduta chiaramente è maggiore se si stimano quattro o cinque persone per ognuna delle sette sale slot chiuse. Il discorso è diverso per i tabaccai, che hanno tolto le slot il primo di gennaio e le scommesse sportive il primo di giugno”, ha concluso. ac/AGIMEG