Tar Campania: la nuova legge regionale sul gioco del 2020 ha soppiantato il distanziometro di Anacapri

Il Tar Campania respinge – “siccome infondato” – il ricorso intentato da una sala giochi contro le distanze adottate dal Comune di Anacapri, Napoli, ma in realtà riconosce che la nuova legge adottata dalla Regione Campania ha di fatto soppiantato la normativa comunale. Il Collegio ricorda infatti che a marzo 2020 la Regione ha adottato il provvedimento che “introduce una disciplina organica dell’attività del gioco d’azzardo” e detta una disciplina meno restrittiva sulle distanze. E in particolare dispone che “I comuni adeguano e integrano i regolamenti comunali esistenti alle previsioni contenute nella presente legge entro e non oltre novanta giorni dalla data della sua entrata in vigore”. Se tuttavia i Comuni non intervengono, la norma prevede che “le disposizioni della presente legge trovano immediata applicazione”. La stessa sala da gioco nelle memorie ha spiegato quindi che il regolamento comunale “dovrà essere rivisto alla luce delle modifiche legislative intervenute in materia. Qualora il Comune rimanesse inerte, le disposizioni contenute nella legge regionale troveranno comunque applicazione”. Quelle comunali, al contrario, dovranno essere disapplicate. E il Tar constata che “a distanza di più di un anno dall’adozione della legge regionale, non si dà conto di novità sopravvenute, né a livello regolamentare né di tipo procedimentale di interesse della ricorrente”. lp/AGIMEG