Tabaccai, Risso (Pres. FIT): “Tabaccai in trincea, lavoriamo per incassare soldi dello Stato rischiando ogni giorno la vita”

“Davide Fabbri era un tabaccaio che svolgeva onestamente il proprio lavoro e, sebbene le cronache di ogni giorno ci raccontino di una criminalità dilagante, non era certo pronto ad affrontare così tanta ferocia. Alla sua famiglia va il cordoglio e la solidarietà di tutti i tabaccai che, purtroppo, ogni giorno lavorano in trincea”. Queste le parole del Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso, alla notizia dell’uccisione del tabaccaio di Budrio. “Le nostre piccole imprese familiari, in difficoltà economica, fondano la propria redditività su servizi e beni a basso margine di guadagno e noi tabaccai siamo continuamente bersagliati da furti e rapine che a volte, come purtroppo in questo caso, hanno tragici epiloghi. Eppure – sottolinea Risso – continuiamo a lavorare per incassare soldi dello Stato rischiando ogni giorno la vita per difenderli”. Chiediamo quindi a gran voce che venga riconosciuto ai tabaccai il diritto alla sicurezza e che venga data una risposta efficace alla crescente domanda di protezione della categoria”. “Va in questa direzione il Protocollo per la prevenzione della criminalità in tabaccheria recentemente rinnovato con il Ministro dell’Interno ed ispirato ad un modello di sicurezza partecipata oltre che ad un maggior controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine”, conclude il Presidente Nazionale della FIT. “Le stesse Forze dell’Ordine alle quali siamo riconoscenti e con le quali collaboriamo, grazie ai nostri sistemi di videosorveglianza, offrendo un rilevante contributo anche alla sicurezza nazionale”. cr/AGIMEG