Slot truccate, scommesse illegali e maxi sequestri: la nuova frontiera del gioco illecito

Maxi-sequestro a Ragusa, la Guardia di Finanza ha posto i sigilli a una serie di beni immobili- del valore di 25 milioni di euro – riconducibili a un imprenditore delle slot legato a cosa nostra. Ma la mafia è sempre più radicata anche nel Nord Italia. E intanto i sequestri di slot illegali si susseguono in tutto il Paese.

Vittoria (RG): commercializzazione e installazione di apparecchi da gioco “truccati”, sequestrati beni per 25 milioni di euro a esponente di cosa nostra

Sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Catania beni per 25 milioni di euro ad un uomo di Vittoria, nel libero consorzio comunale di Ragusa, contiguo a cosa nostra, impegnato nella gestione della commercializzazione e installazione degli apparecchi da gioco “truccati”. Le indagini patrimoniali dei militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania hanno riguardato l’arco temporale che va dal 1991 al 2015 ed hanno evidenziato una sproporzione tra i redditi dichiarati e le acquisizioni immobiliari. Così, su richiesta della Procura distrettuale etnea, all’uomo sono state sequestrate 58 unità immobiliari e quattro autovetture. L’illecita attività condotta per decenni è testimoniata anche dall’esito di diversi controlli amministrativi che hanno portato al sequestro di numerosissime slot illegali con conseguente revoca delle licenze per la gestione degli apparecchi da gioco. Tuttavia, secondo l’accusa, l’uomo avrebbe continuato a permanere nel settore attraverso la creazione di società le cui quote venivano affidate a familiari.

Modena, Operazione “Medusa”: due arresti per corruzione, truffa e gioco d’azzardo

La Squadra mobile di Modena ha eseguito due ordini di carcerazione nei confronti di due cittadini originari della provincia di Caserta arrestati nell’ambito della operazione ‘Medusa’, conclusasi a marzo 2009, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e Bologna. Era stata data esecuzione a 10 misure cautelari in carcere per corruzione, truffa e gioco d’azzardo, commessi in concorso e aggravati dalla partecipazione ad un’associazione di stampo camorristico. Squadra mobile e Polizia penitenziaria avevano proceduto al sequestro preventivo di due circoli privati, a Carpi. Fra i destinatari delle misure cautelari eseguite anche gli arrestati di oggi: uno di loro gestiva materialmente i due circoli privati dove si svolgevano giochi d’azzardo e scommesse clandestine online, l’altro invece operava da tramite tra due agenti della Polizia penitenziaria ‘infedeli’, a loro volta condannati.

Novellara (RE): scommesse illegali e mancato rispetto del distanziometro, sanzionato e denunciato il rappresentante legale di un locale

Stretta contro il gioco irregolare nella provincia di Reggio Emilia. I Carabinieri di Novellara e gli agenti della polizia municipale Unione Bassa reggiana hanno scoperto che all’interno di un locale, sprovvisto di autorizzazioni, era stata allestita una sala scommesse, dove venivano raccolte scommesse per conto di una società con sede in Austria e non affiliata ai Monopoli di Stato. Inoltre, l’attività si trovava ad una distanza inferiore i 500 metri da scuole, luoghi ritenuti sensibili dalla legge regionale. Il rappresentante legale dell’attività è stato quindi sanzionato e denunciato per il reato di esercizio abusivo di gioco d’azzardo.

Canicattì (AG): scommesse illegali in un internet point, deferito all’autorità giudiziaria il titolare e sequestrati 4 computer

Pugno duro contro il gioco irregolare nella provincia di Agrigento. Durante un’attività di controllo, gli agenti del Commissariato di Canicattì hanno scoperto un internet point che svolgeva attività di intermediazione nelle scommesse sportive, in violazione della legge e senza licenza. Così, il titolare dell’esercizio commerciale è stato deferito all’autorità giudiziaria e sono stati sequestrati dai militari 4 personal computer.

Frosinone: slot irregolari in agenzie autorizzate, nei guai tre persone

Stretta sul gioco irregolare nella provincia di Frosinone. Tre frusinati sono accusati di gioco d’azzardo, usura ed estorsione, all’esito di un’inchiesta della Procura di Frosinone che ha notificato loro l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. In particolare, operavano con slot irregolari in agenzie autorizzate. In alcuni casi, per incassare i soldi dovuti dai giocatori avrebbero usato metodi minacciosi e violenti.

Siracusa: scoperti apparecchi da gioco irregolari in un bar, titolare multato per 45mila euro

Pugno duro contro il gioco irregolare a Siracusa. In un bar, gli agenti della polizia amministrativa, con l’ausilio di personale della polizia municipale e dei carabinieri, hanno scoperto apparecchi da gioco privi di autorizzazioni, non collegati alla rete statale di raccolta del gioco e che non consentivano la lettura delle somme di denaro giocate. Il titolare del locale è stato multato per 45mila euro.