Slot, Tar Veneto: respinto il provvedimento cautelare di un esercente. Camera di Consiglio fissata il 16 dicembre

Il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto si è pronunciato sul ricorso presentato da un esercente contro il Comune di Padova e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia, dell’ordinanza emessa dal Comune di Padova recante: “disciplina comunale degli orari di esercizio delle sale giochi e degli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro installati negli esercizi autorizzati ex artt. 86 e 88 del Tulps e negli altri esercizi commerciali ove è consentita la loro installazione”. Considerato che non sussiste il requisito del periculum in mora, in quanto, tenendo conto che l’attività in questione non viene eliminata ma solo limitata nell’orario, dal bilanciamento tra l’interesse pubblico tutelato dall’Amministrazione comunale e l’interesse economico della società ricorrente emerge la prevalenza del primo, e ritenuto, inoltre, prima facie, che il ricorso non appare assistito neppure dal requisito del fumus boni iuris, alla luce della normativa attualmente vigente e della giurisprudenza formatasi di recente in ordine alla possibilità per i Comuni di disciplinare gli orari degli esercizi ove si svolge il gioco d’azzardo autorizzato il Tribunale Veneto ha respinto l’emissione del provvedimento cautelare urgente e ha fissato la camera di consiglio per il 16 dicembre 2014. mdc/AGIMEG