Slot, Tar Piemonte respinge richiesta di risarcimento di due sale per la mancata raccolta dovuta alle leggi regionali

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte ha respinto i ricorsi presentati dai titolari di due sale slot, che hanno richiesto al Comune di Verbania i danni dovuti ai mancati introiti per “il regolamento sul funzionamento di apparecchi da gioco o da intrattenimento presso i pubblici esercizi”, con il quale si limitava dalla 15:00 alle 23:00 il funzionamento di apparecchi da gioco. Il provvedimento è stato approvato con delibera del Consiglio Comunale di Verbania il 30 maggio 2005 e annullato con sentenza del T.A.R. Piemonte il 20 maggio del 2011. In quella data i giudici avevano evidenziato “come la disciplina degli orari di esercizio dei giochi afferisse alla materia “ordine pubblico e sicurezza” di pertinenza dello Stato”. La mancata raccolta lamentata dai ricorrenti è relativa all’arco temporale compreso tra il febbraio 2008 (momento di notifica all’amministrazione comunale del ricorso per l’annullamento del regolamento in materia di giochi) e il maggio 2011. Tuttavia “il momento di positiva regolamentazione dei potenziali effetti patologici di queste attività è venuto a valle di un lungo dibattito e di una complessa presa di coscienza del fenomeno, che ha fisiologicamente preso le mosse dagli enti locali, in quanto enti territoriali più vicini alle manifestazioni patologiche ed ai fenomeni sociali ad esse connessi”. Inoltre “esistevano in giurisprudenza diverse interpretazioni a fronte dell’emergere di un fenomeno grave e nuovo, di difficile contenimento con gli strumenti e la disciplina tradizionale in tema di organizzazione dei pubblici esercizi”.
Pochi giorni fa, il Consiglio regionale ha approvato un provvedimento che prevede il divieto di installare slot machine a meno di una certa distanza (da 300 a 500 metri) da luoghi sensibili come scuole, banche, impianti sportivi o luoghi di aggregazione. lp/AGIMEG