Slot, provincia di Siena: manomettevano gli apparecchi e rubavano l’incasso, un fermato e un ricercato dai Carabinieri

Manomettevano slot machine che fornivano vincite anche in caso di perdita. Così due uomini sono stati denunciati dai carabinieri di Rosia, in provincia di Siena. Il primo è stato fermato, sono, invece, ancora in corso le indagini per risalire all’identità del secondo soggetto e non si esclude che analoghe sottrazioni possano essere compiute anche altrove. L’indagine, condotta dai Carabinieri della stazione di Rosia, ha preso avvio dalla denuncia sporta da un dipendente di un’azienda di slot machine riguardante la manomissione di alcuni apparecchi installati all’interno del circolo di una società di San Rocco a Pilli. La scoperta è avvenuta durante un intervento per il prelievo delle monete contenute da tre slot machine. Il tecnico della ditta ha scoperto che la somma registrata dal sistema elettronico degli apparecchi era superiore di 400 euro al denaro presente. Così, il tecnico, dopo un’accurata osservazione, ha scoperto che le tre macchine erano state parzialmente forzate. In particolare, era stato manomesso il bocchettone per l’erogazione del denaro delle vincite. Dalla visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza installato all’interno del circolo, i Carabinieri hanno successivamente verificato che due persone, dopo aver inserito un sonda all’interno del bocchettone, erano riuscite a sottrarre denaro durante diverse sessioni di gioco nei normali orari di apertura del circolo. Così le forze dell’ordine hanno potuto procedere con i fermi. Uno dei due soggetti è stato individuato e fermato dai Carabinieri di Rosia. Sono in corso indagini per risalire all’identità del secondo soggetto. cdn/AGIMEG