Slot, le associazioni di categoria in fermento dopo le dichiarazioni di Passamonti (Sistema Gioco Italia) in merito alla riduzione degli apparecchi presenti sul territorio

Hanno avuto le stesse conseguenze di un vero e proprio tzunami le dichiarazioni di Massimo Passamonti, presidente di Sistema Gioco Italia, pubblicate da diversi organi di stampa e relative a quella che Passamonti definisce la necessaria revisione dei “parametri di commercializzazione, di allocazione e concentrazione” degli apparecchi da intrattenimento a vincita limitata – riporta jamma.it –  Le dichiarazioni su cui il presidente dell’Anci Delrio si è subito detto d’accordo hanno a dir poco sorpreso gli operatori del settore ma ancor di più, a quanto pare, i rappresentanti delle associazioni di categoria aderenti a Sistema Gioco Italia ( Acmi e Assotrattenimento ) oltre ai vertici di Sapar. Reazione che secondo i sostenitori della proposta di Passamonti ( che qualcuno ritiene siano soprattutto i vertici delle concessionarie Sisal e Lottomatica) sarebbero immotivate e comunque legate ad una errata interpretazione di quanto dichiarato dalla stesso Passamonti. Secondo indiscrezioni infatti le dichiarazioni rese ieri alla stampa sarebbero state oggetto di un confronto tra gli aderenti a Sistema Gioco Italia e addirittura ‘corrette’ rispetto alla versione originaria in quanto non perfettamente rispondenti alle posizioni dei diversi rappresentanti. Fatto sta che già nelle ore successive alla pubblicazione delle dichiarazioni di Passamonti qualche socio di Assotrattenimento e di Acmi avrebbe caldeggiato l’uscita da SGI. Reazioni di cui i presidenti delle due associazioni devono prendere atto e che comunque hanno reso necessario un confronto. Da qui la decisione di indire una riunione ‘a porte chiuse’ che si sta tenendo  nell’ambito dello svolgimento di Enada Primavera. A preoccupare i produttori e i gestori delle slot non sarebbero tanto le affermazioni di Passamonti circa la necessità di rivedere la distribuzione dell’offerta delle slot o il numero degli apparecchi sul territorio quanto l’esplicito riferimento alla riorganizzazione della distribuzione degli apparecchi negli esercizi pubblici e una più opportuna ricollocazione in altre tipologia di locali. Locali che , secondo quanto si dice, potrebbero essere i corner e le sale scommesse. La distribuzione delle slot solo nei locali che dispongono di autorizzazione art.88 del Tulps sarebbe, secondo indiscrezioni, la proposta sostenuta da alcune società concessionarie e già avanzata all’Amministrazione dei Monopoli e delle Dogane già alcuni mesi fa. Proposta che potrebbe non piacere però alle associazioni degli esercenti, prima tra tutti la Fipe. rg/AGIMEG