Slot, inchiesta Polizia Potenza: arresti domiciliari per ex funzionario Polizia e gestore di una società di slot machine

Un ex funzionario della Polizia che ha prestato servizio nella questura di Matera e il gestore di una società che opera nel settore delle slot machine sono stati posti agli arresti domiciliari dalla squadra mobile della questura di Potenza nell’ambito di un’inchiesta sul tentativo dell’imprenditore di imporsi nel mercato delle slot machine e del videopoker. I due sono accusati, a vario titolo, di corruzione, concussione, accesso abusivo a sistemi informatici, rilevazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, falso e truffa aggravata ai danni dello Stato. Le indagini hanno preso il via dalla denuncia del titolare di un’altra società che opera in provincia di Matera nel campo delle slot machine riguardante controlli assidui ai propri danni. I primi accertamenti hanno portato alla luce una serie di accessi alle banche dati della Polizia non giustificati da indagini: ciò ha portato al trasferimento dell’inchiesta a Potenza. Gli agenti della squadra mobile hanno scoperto il rapporto fra gli accusati: il funzionario – che avrebbe ricevuto denaro per i favori fatti – è stato allontanato dal servizio. In particolare, la squadra mobile di Potenza ha scoperto che le attività dell’imprenditore erano favorite da controlli “mirati” ai danni dei suoi concorrenti, che tendevano anche a indurre alcuni locali pubblici a preferire che fosse lui a fornire le slot machine e i videopoker. A conclusione delle indagini, la Procura della Repubblica di Potenza ha chiesto e ottenuto dal gip le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari per i due. Si tratta di un filone di indagine tuttora aperto, con altri indagati. cdn/AGIMEG