Slot, Conticelli (Cons. Piemonte): “Attività commerciali devono essere accompagnate con azioni positive nel loro percorso no-slot, esercenti non sono dei criminali”

“L’accordo fissa per la prima volta dei requisiti minimi per le distanze, queste distanze non ce le siamo inventate, stavano nel decreto Balduzzi del 2012. Ben vengano le iniziative delle Regioni, il buon lavoro che facciamo per i nostri cittadini resterà. L’Intesa è di due mesi fa, legiferare a livello nazionale è complicato, ma aspettiamo ora che il livello nazionale traduca in un provvedimento legislativo l’accordo siglato con le Regioni, che fa salve le normative già approvate. Facciamo quello che per legge dobbiamo fare, abbiamo intrapreso un cammino e non torniamo indietro”. E’ quanto ha detto Nadia Conticelli, consigliere Piemonte, in tema di contrasto al gioco patologico e alla legge regionale approvata. “C’è l’impressione che la legge sia stata presa con leggerezza. Ora ci sono due problemi: uno di natura fiscale, l’altro riguarda le mappature di cui alcuni comuni si sono dotati e altri no. Le attività commerciali devono essere accompagnate con azioni positive nel loro percorso no-slot, è una strada da percorrere, ma ricordiamo che gli esercenti non sono dei criminali solo perché fino a ieri avevano slot nel loro bar”, ha concluso. cr/AGIMEG