Slot, Consiglio di Stato respinge ricorso contro Comune Abano Terme su limiti orari e distanziometro: “Nessun danno al diritto d’impresa”

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha respinto il ricorso di una sala giochi contro il Comune di Abano Terme (PD), per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar Veneto – Venezia concernente l’ordinanza sugli orari di esercizio delle sale giochi autorizzate ai sensi dell’art. 86 del Tulps e degli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro installati negli esercizi autorizzati ex artt. 86 e 88 del Tulps e negli altri esercizi commerciali ove è consentita la loro installazione, con la quale “sono state disposte limitazioni agli orario di funzionamento degli apparecchi  awp e vlt, con obbligo di completo spegnimento negli orari di non funzionamento (…) e avente ad oggetto il regolamento comunale per i giochi leciti e l’installazione di apparecchi da trattenimento, che prevede l’obbligo per le sale giochi di rispettare delle distanze minime dai luoghi sensibili”. Per il CdS “premesso che il fumus non appare sufficientemente dimostrato, non sembra comunque potersi ravvisare, pur nei limiti propri della presente fase di delibazione, una sproporzionata o irragionevole compressione del diritto di impresa, a fronte dell’interesse pubblico rappresentato dall’Amministrazione resistente”. lp/AGIMEG