La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione ha confermato la condanna al titolare di una ditta di noleggio di slot – di Bolzano – che aveva istallato alcune slot prive di collegamento alla rete di controllo della Sogei. Le macchine in particolare erano provviste di un doppino, che tuttavia non era allacciato alla rete di controllo “con conseguente evasione del tributo”. All’uomo è stata quindi contestata la frode informatica aggravata commessa in danno dell’ADM. IL soggetto ha provato a sostenere di non essere egli il titolare della ditta, non avrebbe quindi beneficiato dei proventi della frode. Il Tribunale di Bolzano, in primo grado, aveva dato peso alla testimonianza di alcuni esercenti, cui l’uomo si era presentato appunto come titolare. La Cassazione adesso aggiunge che una simile difesa,oltre a essere generica, è “in ogni caso irrilevante, in quanto l’imputato avrebbe comunque fornito un contributo determinante alla realizzazione del reato”. rg/AGIMEG
