Slot, Cassazione accoglie ricorso contro sanzione per mancata esposizione tabella giochi proibiti: “Locale non aperto al pubblico”

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso contro il Tribunale di Trapani che aveva condannato alla pena di 120,00 euro di ammenda per non avere l’imputato osservato – nella qualità di titolare dell’omonima ditta individuale, in relazione alla quale era in possesso dell’autorizzazione “per l’esercizio dell’attività di distribuzione e gestione, anche indiretta, di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici” – le prescrizioni dell’autorità amministrativa e precisamente quella di esporre la tabella dei giochi vietati, rilasciata dalla Questura di Trapani. “La difesa deduce che la responsabilità dell’imputato sarebbe stata affermata a partire da una erronea interpretazione della norma incriminatrice, posto che sarebbe illogico sanzionare la mancata esposizione di una tabella in un luogo che, in quanto non aperto al pubblico, non avrebbe potuto essere vista da nessuno. L’art. 110 del T.U.L.P.S., infatti, non sarebbe stato applicabile all’esercizio dell’imputato, atteso che in esso non sarebbe stato esercitato il “gioco d’azzardo”. Per la Cassazione “secondo quanto posto in luce dallo stesso provvedimento impugnato, l’autorizzazione rilasciata dal Questore di Trapani in data 18/04/2007, avente ad oggetto l’esercizio di una “attività di distribuzione e di gestione, anche indiretta di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici”, aveva espressamente previsto, quale condizione per il rilascio della predetta licenza, “il divieto di consentire l’accesso al pubblico nel predetto locale”. Ne consegue che “il motivo di impugnazione è fondato e deve essere accolto, con annullamento della sentenza impugnata e rinvio al Tribunale di Trapani”. lp/AGIMEG