Slot, bufera in Germania: il più grande gruppo tedesco messo sotto accusa per i rapporti con un uomo accusato di aver manipolato gli apparecchi

Il quotidiano tedesco Der Spiegel ha innescato quello che potrebbe rivelarsi il più grande scandalo che abbia mai colpito il settore degli apparecchi a vincita limitata. In un articolo pubblicato sabato scorso si fa riferimento all’arresto di un cittadino di origini turche che sarebbe coinvolto in una frode informatica- commerciale ai danni di una società che gestisce migliaia di macchine da gioco: la Lowen Entertainment che fa capo al Gruppo Novomatic. L’uomo , Ali T, è noto agli operatori del settore per essere un consulente per la sicurezza avendo lavorato proprio alla identificazioni di possibili manipolazioni sulle macchine da gioco. Secondo Der Spiegel non solo o Ali T. operava nel riconoscimento di casi di manipolazione, ma era anche l’autore di queste stesse manipolazioni.

L’inchiesta evidenzia che le macchine della Lowen Entertainment sono stati ripetutamente e sistematicamente manomesse dallo stesso Ali T. Un giro di vite della polizia nazionale è stato avviato nel gennaio 2015 operando numerosi arresti . La cosa scioccante è che nell’articolo e in un comunicato stampa della Lowen Entertainment si faccia riferimento al fatto che Paul Gauselmann, il Presidente del Gruppo Gauselmann, sia stato associato in qualche modo all’attività di Ali T. Il Der Spiegel cita 90 minuti di registrazione di conversazioni tra Ali T e Paul Gauselmann dal 2007, come prova del fatto che i due fossero d’accordo.

Nell’articolo di Der Spiegel il Gruppo Gauselmann respinge l’accusa, sostenendo che un frammento della conversazione è stato preso fuori dal suo contesto e quindi male interpretato. Il Gruppo Gauselmann sostiene che la conversazione era avvenuta per accertare il livello di manipolazione sul mercato, e non aveva lo scopo di incrementarlo. Nell’articolo si chiede anche a Gauselmann di lasciare con effetto immediato la carica di Presidente della Federazione tedesca Gaming Industry (VDAI) e di membro del consiglio della Industria della macchina tedesca (DAW).

In una nota Christian Arras, CEO di LÖWEN ENTERTAINMENT, prende le distanze dall’attività di Ali T. sollecitando un rispetto costante del settore alle regole”. “Facciamo appello a tutto il settore, perché prenda una posizione chiara sul gioco d’azzardo legale e regolamentato in contrasto al gioco illegale”. lp/AGIMEG