Scommesse, Cassazione rigetta ricorso contro annullamento decreto di sequestro ctd

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dal Pubblico Ministero presso il Tribunale di Perugia, contro l’annullamento del decreto di sequestro, previsto da un’ordinanza del Tribunale del riesame di Perugia, di attrezzature collegate ad un centro che raccoglieva scommesse e collegato a Sks365. Secondo la Cassazione “risulta agli atti che la SK5365, già pacificamente titolare della concessione AAMS n. 4584, ha anche aderito alla procedura di regolarizzazione fiscale per emersione con domanda di rilascio del titolo abilitativo ai sensi dell’art. 88 T.U.L.P.S.” (…) “Pertanto, tale società è legittimata ad operare sul territorio italiano”. Inoltre, “quanto all’autorizzazione ex art. 88 T.U.L.P.S., il Ministero dell’Interno ha chiarito con la circolare del 27.1.2015, in atti, che il procedimento di regolarizzazione di cui all’art. 1, commi 643, 644 e 645, L. 190/14 è testualmente finalizzato al rilascio di titolo abilitativo ai sensi dell’art. 88 T.U.L.P.S., titolo che va rilasciato entro 60 giorni dal ricevimento dell’istanza di regolarizzazione da parte dell’Agenzia. Ha precisato, però, che per non poche Questure tale autorizzazione ha evidente natura straordinaria e potrebbe tradursi in un numero di istanze tali da rendere oggettivamente difficile o impossibile la loro definizione nel termine stabilito, legittimando in tali casi l’applicazione delle esimenti; d’altra parte ha aggiunto, trattandosi di esercizi di raccolta delle scommesse già in attività non paiono configurabili profili di danno in caso di adozione del provvedimento finale oltre il termine predetto”. rg/AGIMEG