Scommesse, Cassazione: “Licenza di pubblica sicurezza è fondamentale ai fini della raccolta”

La Terza sezione penale della Corte di Cassazione non ha accolto il ricorso del titolare di una sala scommesse condannato dalla Corte d’appello di Genova per avere svolto attività organizzata di raccolta di scommesse senza l’apposita concessione di AAMS e senza la licenza ex articolo 88 TULPS. L’indagato ha sostenuto che il bookmaker estero per cui operava avrebbe subito l’illegittima esclusione dai bandi di gara. “Quel che incide ricordano però i giudici –  è il fatto che l’imputato non aveva mai chiesto, fino al 31 gennaio 2012, la licenza in questione, come puntualmente la corte territoriale rimarca, osservando altresì – e tale rilievo è del tutto condivisibile – che la mancata richiesta non trova giustificazione (o addirittura supplenza dell’autorizzazione) in una “mera congettura” di rigetto della richiesta (motivazione, pagina 9). L’assenza della richiesta rende del tutto inconferente anche il richiamo della sanatoria disposta dalla legge di stabilità 2015”. lp/AGIMEG