Scommesse, Cassazione: confermata condanna per raccolta senza autorizzazione di pubblica sicurezza

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso e confermato la condanna di nove mesi nei confronti di un esercente che ha partecipato alla raccolta delle scommesse tramite una società titolare di una regolare concessione, ma senza aver ottenuto per il locale la licenza di pubblica sicurezza. “la vendita di biglietti – commentano i giudici – che consentono la partecipazione a giochi o scommesse riservati dalla legge allo Stato senza l’autorizzazione dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato integra il reato di cui all’art. 4, comma primo, della legge 13 dicembre 1989, n. 401 (Sez. 3, 12/03/2015 n. 16339, Illuminati, Rv. 263337). Non è sufficiente, infatti, la sola comunicazione al Ministero delle Attività
Produttive prevista dall’art. 10 D.P.R. 26/10/2001 n. 430 per i concorsi a premio aventi scopo promozionale di prodotti o servizi (Sez. 3, 09/01/2008 n. 8324, Cosenza, Rv. 239292). lp/AGIMEG