Emilia-Romagna, denuncia di un titolare agenzie scommesse: “Le banche di cui sono cliente si rifiutano di concedermi un finanziamento, perché hanno un “codice etico” che impedisce di finanziare operatori di gioco”

Da tempo le banche rifiutano finanziamenti agli operatori dei giochi, facendo leva sui codici etici che hanno adottato. Non hanno però alcun problema a aprire dei conti correnti a agenzie di scommesse e sale slot, accettando quindi i soldi guadagnati con il gioco. Filippo Rivi, titolare di due agenzie di scommesse in Romagna, ha scelto Agimeg per la sua denuncia. “Dovrei ristrutturare una delle mie agenzie e dovrei liquidare uno dei soci che vuole uscire dalla società, ma le banche di cui sono cliente si rifiutano di concedermi un finanziamento, perché hanno adottato un codice etico che impedisce di finanziare gli operatori di gioco” spiega. “Quando ho avviato questa attività ho dovuto chiedere dei finanziamenti, e ho puntualmente pagato le rate e estinto il debito. Non c’è mai stato nessun problema in quei casi, e assolutamente non sono un cattivo pagatore, il problema è solo il codice etico”. E poi racconta di aver aperto – per la sua attività – dei conti da diversi anni: “Mi conoscono bene e conoscono la mia storia imprenditoriale. La cosa assurda è che ho tuttora i conti corrente aperti presso questi istituti di credito e faccio un movimento mensile di decine se non centinaia di migliaia di euro. Perché in questo caso non ci sono problemi etici? La banca sta lavorando e sta guadagnando, con dei soldi che ritiene sporchi”. Rivi si è anche rivolto al concessionario di riferimento, che lo ha indirizzato verso un terzo istituto di credito, ma “anche loro hanno rifiutato il finanziamento appellandosi al codice etico”. Una soluzione ovviamente c’è: “Altri titolari nella stessa situazione hanno chiesto i finanziamenti non attraverso la società, ma in prima persona. Potrei farlo anche io, ma perché devo essere costretto a ricorrere a una scappatoia, perché devo essere io il non buono?” E lancia l’allarme anche sul Coronavirus, visto che molte sale e agenzie avranno bisogno dei finanziamenti che sta studiando il Governo: “Spero che la situazione si sblocchi, ma serve che tutti gli operatori denuncino le difficoltà che stanno incontrando”. lp/AGIMEG