Sapar, prelievo sulle slot inasprito 9 volte in 7 anni. Pressione fiscale salita del 67%

Il Governo – in appena sette anni – ha previsto ben nove inasprimenti dell’aliquota del prelievo erariale sulle slot, e la pressione fiscale è destinata a salire di oltre il 67%. E’ il dato che ha messo in evidenza Domenico Distante, presidente dell’Associazione Sapar, nel corso di una conferenza stampa che si sta svolgendo alla Camera. Distante ha sottolineato anche che in alcuni casi il Governo ha ammortizzato l’intervento ritoccando il payout, ovvero la quota delle giocate restituite ai giocatori sotto forma di vincite. L’aliquota sugli apparecchi nel 2015 era fissata al 13%, il, payout era invece del 74%. Nel 2016 il primo ritocco, l’aliquota sale al 17,5%, e il payout viene abbattuto al 70%. Nell’aprile 2017 la quota di prelievo passa al 19% e nel settembre 2018 al 19,25. Nel 2019 c’è un triplice aumento: al 1° gennaio scatta l’aliquota del 20,6, ma già il 29 gennaio viene portata al 21,25, a maggio poi si arriva al 21,6%. Anche in questo caso si taglia la quota di vincite, al 68%-. Ma il Governo ha già deciso anche gli interventi per gli anni a venire: nel 2020 l’aliquota del Preu salirà al 21,68; e nel 2021 al 21,75. Nel 2023 invece è previsto un piccolo respiro di sollievo, l’aliquota scenderà al 21,6%, ovvero dello 0,15%. rg/AGIMEG