Sapar, pioggia di ricorsi contro ordinanza Palermo su limiti orari slot e distanziometro: “Misure in contrasto con quanto previsto in Conferenza Unificata”

Pioggia di ricorsi contro l’ordinanza 275/OS del 2019 che ha trasformato la lotta alla ludopatia in uno strumento per colpire esclusivamente gli operatori del settore, le piccole e medie imprese del comparto, migliaia di lavoratori e tutto l’indotto annesso. Il 13 dicembre scorso – ricorda la Sapar – il Sindaco di Palermo ha adottato un’ordinanza che sotto molti aspetti sembra essere stata posta in essere al solo fine di nuocere ad un settore trainante non solo del Comune di Palermo, ma dell’intero Paese. Infatti il Comune di Palermo ha deciso di legiferare a tutti i costi, senza prima aver avviato un ciclo di audizioni con le associazioni di categoria, evitando così qualsiasi forma di dialogo e collaborazione con gli operatori destinatari dell’ordinanza. Fra i principali ricorrenti anche la Sapar che, nella persona del Presidente Domenico Distante e del Vice presidente Salvatore Pistoia, ha conferito mandato agli avvocati Valentina Castellucci e Giorgio Troja del Foro di Palermo. Per Sapar l’imposizione di limiti orari al funzionamento delle macchine e all’esercizio delle sale gioco – dalle 9 alle 13 e dalle 19 alle 24 – e di limiti distanziometrici – minimo di 500 m da “luoghi sensibili”- senza peraltro fare una differenziazione tra macchine AWP e VLT, si è tradotto in un tentativo maldestro di perseguimento di una finalità di rilevanza sociale. Nell’interesse di tutta la categoria rappresentata, è stata censurata l’assoluta carenza dell’attività istruttoria presentata dal Comune di Palermo, basata su risultanze assolutamente generiche in ordine ai reali “numeri” della ludopatia a Palermo, tra l’altro contraddette da fonti qualificate di settore proveniente dalla stessa ADM. Ed infatti il Comune di Palermo, non solo non avrebbe attivato un’istruttoria adeguata volta a comprendere l’entità del fenomeno, ma si è anche posta in aperto contrasto con quanto previsto dalla Conferenza Unificata del settembre 2017. lp/AGIMEG