Santorsola (cons. Puglia): “In vigore dal 1° gennaio legge regionale sul contrasto del gioco patologico. Dovere dei Sindaci applicarla al più presto e in maniera uniforme sul territorio provinciale”

“A questa chiamata alle armi tutti abbiamo il dovere di rispondere, tanto i singoli cittadini, modificando il proprio atteggiamento, quanto le Istituzioni locali, adottando programmi di educazione sociale ed adeguandosi alle norme vigenti in tema di gioco d’azzardo patologico. Dal primo gennaio di questo 2020, infatti, è entrata in vigore la legge regionale n.43 che si pone l’obiettivo di avviare concretamente una azione di contrasto alla ludopatia in accordo e nel rispetto delle opinioni o delle necessità degli operatori del settore, di parte della magistratura, dell’Eurispes e delle organizzazioni di categoria”. Sono le parole del consigliere regionale in Puglia Mimmo Santorsola sul tema del gioco d’azzardo patologico. “Si tratta di una serie di norme che stabiliscono la distanza minima delle sale da gioco dai luoghi sensibili, l’ampiezza dei locali che ospitano le macchine da gioco, l’obbligo di separare lo spazio riservato al gioco dalla attività prevalente di quell’esercizio ed il divieto di pubblicizzare le vincite allo scopo di attrarre nuovi giocatori con il miraggio di false speranze. E’ sancito anche il divieto di pubblicità di giochi sui mezzi pubblici regionali ed è previsto un rafforzamento del controllo sul territorio attraverso specifiche intese tra Forze dell’ordine, Regione e Gestori che sono tenuti, tra l’altro, a seguire corsi di aggiornamento per la individuazione degli “atteggiamenti-spia” di dipendenze patologiche. Il lavoro fatto da me e dal mio gruppo consiliare – ha aggiunto – non è esaustivo nè, tantomeno, definitivo: saranno necessari ulteriori e continui aggiornamenti per adattarlo alle esigenze della comunità ma rappresenta, comunque, un primo passo in avanti che, spero, sia imitato dalle altre regioni e sia seguito da quelle norme nazionali che, per quanto più volte propagandate all’interno di programmi di governo, tardano ad essere varate…..chissà perché! Eppure basterebbero un po’ di coraggio ed un po’ di buon senso per morigerare l’offerta di gioco e difendere i soggetti più fragili; un esempio fra tutti la identificazione dei giocatori con la tessera sanitaria e l’eventuale segnalazione di giocate superiori ad una certa cifra con il blocco automatico della tessera su tutto il territorio nazionale per alcune ore. Torniamo, però, al nostro piccolo: nei giorni scorsi con il supporto del presidente Lodispoto, ho incontrato i Sindaci della BAT per invitarli ad applicare al più presto ed in maniera uniforme sul territorio provinciale le nuove norme, anche al fine di evitare il “turismo” del gioco d’azzardo tra le varie città. La palla ora è in mano ai Sindaci ai quali spetta il compito di mettere in pratica e fare osservare la legge nell’interesse esclusivo delle nostre comunità”, ha concluso. cdn/AGIMEG