Risso (pres. Fit) ad Agimeg: “La rete dei tabaccai è la più formata per la tutela dei minori e del gioco legale”

Continua far discutere la legge regionale sul gioco. La norma della regione Liguria che vieterebbe il gioco a 500 metri dai luoghi sensibili, voluta per contrastare il gioco problematico, rischia di portare gravi conseguenza a livello occupazionale. Lo sottolinea ad Agimeg Giovanni Risso, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai. Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha chiaramente detto che “non possiamo incrementare la disoccupazione. Senza accordo nazionale serve un approfondimento e pausa di riflessione”. La proroga della norma darebbe tempo di ragionare sul tema.

“Toti – ha commentato Risso – ha detto che porterà in delibera al consiglio regionale la proroga di un anno alla norma che era stata varata dalla precedente amministrazione. L’ipotesi di cessare il gioco entro maggio è preoccupante e credo che ci sia bisogno di maggiore tempo per ragionare su un’ipotesi del genere. Bisogna valutare il problema della disoccupazione che si verrebbe a creare per la sale slot e per i tabaccai”.

Con l’applicazione della normativa cosa succederebbe?
“Si verificherebbe una situazione difficile. Una distanza di 500 metri dai luoghi sensibili vorrebbe dire spostare il gioco in periferia. Molte aziende fallirebbero con il conseguente licenziamento di più di migliaia di dipendenti”.

Cosa si aspetta adesso?
“Io penso che dovrebbe vincere sempre il buon senso, non il populismo. A cosa serve allontanare le sale dal centro? Se consideriamo i casinò, c’è gente che dalla Sicilia è disposta ad arrivare fino al Nord. Se uno vuole giocare, gioca”.

Quali garanzie, anche per la tutela del giocatore problematico, possono offrire le tabaccherie?
“Prima di tutto una formazione obbligatoria. La Fit ha dei corsi, e l’esame vengono tenuti dai Monopoli. Noi mettiamo in primo piano la tutela del giocatore e siamo preparati per non far giocare i minori. Siamo pronti a fare di più per la tutela del giocatore e spero che i prossimi mesi possano essere utili per ragionare sul tema”.

Cosa si aspetta dalla Conferenza Stato-Regioni?
“Toti ha già preso una posizione, ora vedremo le altre reazioni. Si tratta di discutere e fare politica pensando anche ai giovani che hanno investito per aprire una sala. Se le nostre necessità non saranno ascoltate agiremo come agisce un sindacato. Non possiamo farci ammazzare”. lp/AGIMEG