Riordino giochi: Conferenza chiederà ad Agcom di mettere a punto regole finalizzate a tutelare la pubblica fede e la salute dei cittadini

La Conferenza chiederà ad Agcom, l’Autorità Garante per le Comunicazione, di mettere a punto opportune regole finalizzate a tutelare la pubblica fede e la salute dei cittadini. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli fornirà inoltre alle Regioni e ai Comuni che ne facciano richiesta i dati aggiornati sulla presenza degli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito, sui punti gioco e sulla spesa per il gioco. Sono queste alcune delle integrazioni introdotte dal Governo nell’ultima proposta di riordino dei giochi, rispetto alla versione presentata lo scorso 3 agosto, a poche ore dalla Conferenza Unificata che potrebbe essere risolutiva. Il testo che sarà presentato a Regioni ed Enti Locali ricalca sostanzialmente la precedente versione. Tra le scelte già fatte, si legge, “la riduzione di almeno il 30% delle AWP in circolazione, attraverso la riduzione effettiva delle macchine disponibili; la determinazione di un numero massimo consentito di 10.000 sale e di 5.000 corner per le scommesse, con la conseguente concentrazione dei punti vendita; il passaggio alle AWP esclusivamente da remoto (upgrade tecnologico); la drastica riduzione degli spazi pubblicitari; l’innalzamento del PREU. Si tratta ora di completare l’iter di riforma. A tale scopo la Conferenza indica, di seguito, una serie di misure il cui fine è quello di realizzare una forte riduzione dell’offerta attraverso una sensibile contrazione dei punti vendita e un innalzamento dei loro standard qualitativi in un’ottica di contrasto al gioco d’azzardo patologico. Ridurre l’offerta di gioco, sia dei volumi che dei punti vendita, attraverso un anticipo della riduzione delle AWP. Il numero delle AWP attualmente in esercizio è di 400.000 ca., che saranno ridotte a 265.000. L’effetto di questo provvedimento di anticipazione della riduzione di AWP comporta, in meno di un anno, la riduzione a 264.674 macchine ca (in quanto il 30% si applica ai 378.109 ca apparecchi esistenti al 31 luglio 2015). Considerando che al 31 dicembre 2016 gli apparecchi presenti sul mercato sono 407.323 ca, la riduzione effettiva sarà di oltre il 35%. Ciò significa togliere definitivamente dal mercato, attraverso un processo di rottamazione 142.649 ca macchine, così suddivise: 125.000 ca AWP da bar e tabacchi (oggi ne sono installate 229.000 ca) e 17.000 ca AWP dai generalisti secondari, che corrispondono a 8.000 ca punti gioco sul territorio nazionale, entro il 30 aprile 2018. Altro punto chiave, il dimezzamento, in tre anni, a partire dall’intesa, dei punti di vendita del gioco pubblico, attualmente stimati in circa 100.000. lp/AGIMEG