Regolamento giochi Piemonte, conclusa audizione lavoratori gioco legale: “Migliaia di persone rischiano il posto, ma noi vogliamo solo lavorare”

dal nostro inviato – Si è conclusa l’audizione dei lavoratori del gioco legale del Piemonte davanti al presidente del Consiglio regionale. Oltre al presidente, Nino Boeti, erano presenti alcuni consiglieri del Pd, partito che ha la maggioranza in Consiglio. I lavoratori, circa una ventina, hanno esposto i problemi e i rischi concreti che stanno correndo dopo la legge regionale che, con effetto retroattivo, ha di fatto espulso le attività di gioco da gran parte del territorio urbano del Piemonte. Sono stati consegnati a Boeti circa 1.300 nominativi di lavoratori, dei quali 130 hanno già perso il posto di lavoro lo scorso giugno. “Il problema non riguarda solo il Piemonte ma tutta l’Italia”, ha detto una lavoratrice che faceva parte della delegazione ammessa all’incontro. “Per capire le dimensioni del fenomeno basta pensare che abbiamo creato un gruppo Facebook per i lavoratori del gioco legale e in circa 10 giorni abbiamo superato le 4.500 iscrizioni. Quasi 2mila famiglie saranno tutte senza reddito al massimo entro maggio prossimo, anche se per molti di loro la lettera di licenziamento è già arrivata. Ma sappiamo che il problema non si fermerà alla nostra regione. Siamo migliaia di persone che rischiano di finire a chiedere un sussidio allo Stato. E invece noi vogliamo solo lavorare”. Resta da vedere, adesso, se ci sarà una maggioranza in grado di apportare modifiche alla legge in modo da salvaguardare gli obiettivi fissati dal legislatore, ovvero la tutela del giocatore, in maniera più efficace e senza ricadute sull’occupazione e sull’economia. gpm/AGIMEG