Puglia, Pino Giove ad Agimeg: “Senza normativa nazionale, anche con la proroga siamo destinati a chiudere”

“Con la proroga di sei mesi della normativa sul gioco in Puglia non abbiamo più prove d’appello, se non sarà emanato un testo unico di riordino del settore entro questo termine, cosa improbabile, siamo destinati a chiudere”. E’ questa l’amara constatazione di Pino Giove, titolare di numerose agenzie di scommesse pugliesi, a seguito della proroga odierna decisa nel Consiglio regionale che al termine dei sei mesi imporrà la chiusura di tutti i punti di gioco entro i 500 metri dai luoghi sensibili. “Di fatto si è prolungata l’agonia di altri sei mesi – ha dichiarato ad Agimeg – il Consiglio regionale non ha trovato alcuna soluzione al problema, incurante dell’apprensione dei lavoratori e di tutti i sacrifici da noi fatti in questi anni. Il settore tornerà in mano alla delinquenza, è stata presa una decisione puramente demagogica. Invece – ha detto ancora Giove – l’agenzia è l’unico presidio di legalità, in cui non entrano minori e in cui sono garantite sicurezza e salute. I nostri dipendenti seguono corsi presso l’Istituto Superiore di Sanità contro la ludopatia, corsi antiriciclaggio, ma questo non basta: hanno deciso di chiudere chi è presidio di legalità”. cr/AGIMEG