Polonia, il mercato legale dei giochi cresce del 600%, ma il settore è ancora in mano agli illegali

Polonia, cresce del 600% il mercato legale del gioco, ma gli operatori senza licenza controllano ancora oltre la metà del settore, nonostante la parziale liberalizzazione del 2017. A tirare le somme è il NIK (Najwyższa Izba Kontroli), l’istituto di statistica polacco, secondo cui il mercato è passato dai 5 miliardi di Zloty del 2015 ai 7,9 miliardi del 2018 (da 1,15 a 1,82 miliardi di euro), e ha messo a segno una crescita del 58%. In questo lasso di tempo, il mercato legale ha registrato un’impennata del 600%, fino a toccare i 3,88 miliardi di Zloty (circa 900 milioni di euro). Nonostante la regolamentazione, gli operatori senza licenza hanno continuato a crescere, anche se a un ritmo decisamente più contenuto. Tra il 2015 e il 2018, hanno infatti compiuto un balzo del 42%, fino a raggiungere i 4,01 miliardi di Zloty (930 milioni di euro circa), il che vuol dire che controllano ancora il 51% del mercato. Sebbene diversi operatori internazionali abbiano deciso di abbandonare la Polonia perché privi di licenza, secondo il NIK, gli strumenti per contrastare il mercato illegale si dimostrano ancora scarsamente efficaci. La blacklist ad esempio comprende 7.140 domini, ma spesso i provider di internet non oscurano i siti in questione. Scarsi risultati anche dal blocco dei pagamenti. E anche le sanzioni previste per i giocatori non hanno una particolare funzione deterrente, visto che gli utenti continuano a preferire i siti non autorizzati. Nel 2017, la Polonia ha liberalizzato il segmento delle scommesse online – e ha assegnato 14 licenze – mentre ha assegnato alla controllata pubblica, il Totalizator Sportowy, il monopolio dei casinò online. IL gettito sui giochi è passato dagli 1,64 miliardi di Zloty del 2017, agli 1,9 miliardi dell’anno scorso (440 milioni di euro circa, +15,8%) un dato leggermente al di sotto delle stime del Governo, dovuto in gran parte ai ritardi nel lancio delle slot online. lp/AGIMEG