PD Civitanova Marche (MC): “Maggioranza non sembra interessata al contrasto alla ludopatia. Necessari limiti orari più stringenti per le sale giochi”

Il consigliere regionale Francesco Micucci e i consiglieri comunali Giulio Silenzi e Mirella Franco del Pd a Civitanova Marche, nella provincia di Macerata, sono tornati a parlare di gioco dopo l’esito della commissione che ha votato la bozza del regolamento che stabilisce i limiti orari di interruzione dall’1 del mattino alle 10 nei giorni feriali e dalle 2 alle 10 nei giorni festivi. Il regolamento è stato ritirato a causa di una inesattezza, riporta Cronache Maceratesi. “Non solo non è stata ritirata la delibera rigettata dal Tar, ma la proposta di annullamento di quella delibera c’è, ma non viene portata in giunta e si continua ad agevolare i proprietari delle sale slot. Presenteremo una mozione per farla ritirare, ma questa maggioranza è granitica e non sembra interessata alla lotta alla ludopatia”, ha detto Silenzi, che ha aggiunto: “insopportabile che il sindaco Fabrizio Ciarapica non dia seguito alla lettera del questore in cui invita il Comune a mettersi in regola. Ad oggi non ha ancora risposto. E’ una mancanza istituzionale”. “Ci è stata proposta una bozza che prevedeva la chiusura delle sale dall’1 del mattino alle 10 e dalle 2 alle 10 il sabato e domenica. In questa prima bozza c’era la possibilità per il gestore di allungare di un’ora e passare quindi dall’1 alle 2 e dalle 2 alle 3 in caso di richiesta da presentare al sindaco, peccato che poi il segretario si sia accorto che non si può fare. Al di là dell’incapacità e dell’incompetenza, la proposta da noi è stata bocciata perchè siamo per restringere ancora di più gli orari di apertura e limitare l’accesso ad esempio negli orari di entrata e uscita dalle scuole e dagli uffici”, ha detto Mirella Franco. Chiude il consigliere regionale Micucci: “un regolamento fatto senza sentire gli operatori sanitari che lavorano a contatto con la ludopatia, l’Asur e le associazioni che si occupano di prevenzione e cura. Ma l’unico interesse di questa amministrazione è tutelare le lobby delle slot più che chi fa le spese della ludopatia”. cdn/AGIMEG