Pavarin (Osservatorio epidemiologico Ausl Bologna): “Circa 1500 persone avrebbero bisogno di essere curate per il gioco nel nostro territorio. Dato in calo dal 2015”

In tutta l’area metropolitana della città di Bologna si stimano “tra le mille e le 1.500 persone che avrebbero bisogno di essere curate per il gioco”. E’ quanto ha evidenziato Raimondo Pavarin, direttore dell’Osservatorio epidemiologico dell’Ausl di Bologna, durante la presentazione del rapporto 2017 sulle dipendenze nel capoluogo emiliano. Lo scorso anno sono state 200 le persone che si sono rivolte al Sert. “Abbiamo realizzato uno studio, pubblicato sul Journal of clinical medicine su tutte le persone che si sono rivolte a un Sert o in ospedale o a un servizio di salute mentale con problemi legati al gioco e una diagnosi di ludopatia. Abbiamo visto che il 40% sono persone che si erano già rivolte ai servizi, negli anni precedenti, per altri problemi di salute mentale. Quindi probabilmente il target è abbastanza definito. Siamo anche riusciti a stimare l’entità di questo fenomeno sul territorio, per cui ci sono tra le mille e le 1.500 persone che avrebbero bisogno di essere curate per il gioco”, ha detto Pavarin. Nel 2017 sono aumentate le persone che si sono rivolte ai servizi, ma “se ragioniamo sull’incidenza e sui nuovi casi, considerando chi e’ stato al Sert e in altre strutture, vediamo che c’è stato un aumento fino al 2015 e poi un calo”, ha aggiunto Pavarin. cdn/AGIMEG