Pastorino (Pres. STS) ad Agimeg: “Ottimo il lavoro fatto in Puglia sulla Legge regionale sul gioco. Dal nuovo Governatore del Piemonte ci aspettiamo un intervento equilibrato sul gioco”

“Come Sts siamo soddisfatti per come il Consiglio Regionale della Puglia ha lavorato sulla Legge sul gioco. E’ stato un lavoro lungo anni anche da parte nostra, perché abbiamo subito capito il rischio di una normativa che entrando in vigore avrebbe paralizzato il settore. Va detto che abbiamo sempre riscontrato grande disponibilità al confronto da parte del presidente Emiliano e dei consiglieri. Ora il lavoro non è finito: in attesa del riordino nazionale del settore dei giochi vogliamo collaborare anche con le associazioni che si occupano di contrasto della ludopatia per cercare soluzioni condivise. Intanto era importante non fermare il lavoro di migliaia di persone. E attenzione: non parlo solo di chi fa parte del settore del gioco, ma anche di tutto l’indotto. Faccio un esempio. Alla prima manifestazione hanno rivendicato i propri diritti anche i rappresentanti di un’impresa di pulizie che collaborava con varie sale. I tabaccai ovviamente collaborano con tante altre realtà che sarebbero state cancellate. Purtroppo non c’è la tendenza a considerare il nostro come un settore industriale, che crea economia reale”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Giorgio Pastorino, presidente di STS, dopo che il Consiglio Regionale Puglia ha approvato modifiche importanti alla legge sui giochi. Ora l’attenzione è rivolta al Piemonte. “La situazione non è facile – spiega – Alberto Cirio, nuovo Presidente della Regione Piemonte, ha una lunga storia di partecipazione a convegni del settore, è competente, e negli anni ha mostrato di avere una posizione coerente sul tema. Sicuramente è da apprezzare il fatto che non vede nel proibizionismo una soluzione al problema e che comprende quanto sia importante arrivare invece ad una normativa equilibrata, dando attenzione a lavoratori e giocatori. Il problema è però che la Legge è già entrata in vigore e ad esempio molti hanno già dismesso le slot. Con il lavoro, con un tavolo di confronto che coinvolga anche i procuratori antimafia si può arrivare ad un punto d’incontro. Sempre in attesa della Legge nazionale”. lp/AGIMEG