Pastorino (Pres. Naz. STS): “Adesione trasversale per difendere il gioco pubblico. Il 30 ottobre è la volta della Puglia”

“La posta in gioco è alta. Non possiamo non dare manforte a chi, tra i lavoratori del settore del gioco pubblico, senta il bisogno di far sentire la propria voce”. Così il Presidente Nazionale STS, Giorgio Pastorino, spiega la decisione di STS e FIT di aderire alla manifestazione dei lavoratori del gioco legale indetta per il prossimo 30 ottobre a Bari. “Quel giorno il Consiglio Regionale discuterà sulla proposta di proroga della legge contro il gioco d’azzardo patologico così come approvata dalla Commissione Sanità su proposta dell’On. Abaterusso”, prosegue Pastorino evidenziando che “per i tabaccai pugliesi questa proroga significa molto perché senza il gioco legale le nostre imprese sono a rischio di forte ridimensionamento se non addirittura di chiusura. Ma non sarebbero solo i tabaccai a dover licenziare personale: stimiamo che in tutta la Regione si perderebbe qualcosa come 20.000 posti di lavoro considerando tutto l’indotto”. Insomma, per il Sindacato Totoricevitori Sportivi essere in piazza il 30 ottobre sotto le finestre del Consiglio Regionale è quanto mai importante, addirittura vitale. Le ragioni che sostengono i lavoratori del comparto, del resto, non sono solo di carattere economico: limitare le occasioni di gioco legale, infatti, è del tutto controproducente con riguardo alla prevenzione e contrasto dei disturbi di gioco d’azzardo. “La scorsa settimana l’Istituto Superiore di Sanità ha presentato un imponente studio sul gioco d’azzardo dal quale emerge che distanziometri e divieti di pubblicità servono a poco – prosegue Pastorino – il giocatore problematico, infatti, il gioco se lo va a cercare ovunque si trovi, senza necessariamente preoccuparsi che sia legale o meno, basta che sia offerto in condizioni di riservatezza. In altre parole, uccidendo la rete legale di gioco, il problema rimarrebbe e, anzi, potrebbe addirittura peggiorare. La Commissione Sanità della Puglia lo ha capito. Speriamo che lo capiscano anche gli altri componenti del Consiglio Regionale”, conclude Pastorino. cdn/AGIMEG