Parretti (sindaco Corchiano): “Presunta complicità di questa Amministrazione nel favorire la diffusione delle ludopatie, niente di più falso”

“Torniamo invece al vile attacco dei consiglieri di minoranza sulla presunta complicità di questa Amministrazione nel favorire la diffusione delle ludopatie e del gioco d’azzardo”. Ha detto Paolo Parretti, primo cittadino di Corchiano, nella provincia di Viterbo. “Niente di più grave e di più falso. Questa Amministrazione, nonostante le tante emergenze che si è trovata a gestire dal suo insediamento, ha voluto affrontare con prontezza il tema delle ludopatie già nel 2017, in maniera approfondita, con un’ordinanza sindacale innovativa e coraggiosa. Mentre – ha aggiunto – i soliti professionisti da tastiera che hanno governato Corchiano per più di 20 anni, al di là dei loro soliti annunci clamorosi, non hanno avuto mai il coraggio di affrontare con determinazione il problema delle ludopatie”. “Sulle ludopatie questa Amministrazione, pur essendo in dissesto, non solo ha mantenuto lo sgravio fiscale sulla Tari per gli esercizi che rinunciavano alle slot machine (Slot Free), ma è intervenuta con l’ordinanza n. 48 del 31.10.2017 a limitare gli orari di apertura delle sale da gioco e gli orari di esercizio delle cosiddette slot. Corchiano – ha detto – infatti è stato uno dei primi Comuni in Italia che, sulla falsa riga dell’ordinanza della città di Torino, ha limitato gli orari di accensione delle slot machine in 8 ore giornaliere, dalle ore 14.00 alle 18.00 e dalle ore 20.00 alle ore 24.00, disponendo sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da € 500 a € 1.500 per ogni singolo apparecchio da gioco che non rispetta tali orari. Limitazioni coraggiose, che solo a distanza di un anno sono state poi validate anche da due sentenze del Consiglio di Stato, che hanno respinto i ricorsi fatti dalle aziende del settore. E comunque questa ordinanza oltre a ridurre gli orari di gioco ha portato alcuni esercizi commerciali di Corchiano a scegliere di eliminare completamente le slot machine dai loro locali. Non solo, ad ottobre del 2018 anche la Regione Lazio è intervenuta opportunamente in merito alla prevenzione delle ludopatie, vietando l’apertura di nuove sale da gioco ad una distanza inferiore a 500m dalle aree sensibili, quali scuole, luoghi di culto, centri di aggregazione giovanile, centri per anziani e strutture sanitarie o socio-assistenziali, eliminando di fatto la possibilità di aprire nuove sale giochi in tutto il centro urbano di Corchiano. È quindi chiaro a tutti che – ha concluso – questo attacco è stato fortemente strumentale, vigliacco e fuori luogo. La legalità a Corchiano esiste oggi molto più di ieri”. cdn/AGIMEG