Palese (Agcai): “La tassazione sull’intrattenimento è già chiusa. Cosa chiediamo nella manifestazione del 17 dicembre? Perché alcuni produttori stanno già preparando le omologhe al 65% da 20 giorni?”

“Dall’incontro di ieri alla Camera abbiamo capito che la tassazione sul settore apparecchi di intrattenimento e già chiusa. E’ chiusa perché sono le stesse associazioni del settore apparecchi di intrattenimento (non la nostra ) ad aver chiesto la riduzione del payout sulle Awp di 3 punti percentuali e sulle Vlt di 1 punto. Per cui ci hanno detto che così facendo sono venuti incontro alle richieste del settore, lasciando una parte del ricavato che esce da questa riduzione del payout alle imprese. Siamo rimasti spiazzati da questa nuova situazione, tanto che non abbiamo neanche chiesto l’incontro con il Governo”. E’ quanto afferma il presidente Agcai, Benedetto Palese, sottolineando che “alla filiera delle Awp rimane uno 0,75 (3 punti in meno di payout meno l’aumento di 2,85 ) e alla filiera del comparto Vlt uno 0,40 (1 punto in meno di payout meno lo 0,60 di aumento) per far fronte ai costi di aggiornamento”. “Alla luce di questi nuovi scenari – prosegue Palese – l’associazione Agcai chiede a Sapar, al Cni e ad Agge Sardegna cosa chiedere alla politica durante la manifestazione del prossimo 17 dicembre? Come dovrebbero essere spalmati questi 630 milioni che il governo chiede al settore apparecchi di intrattenimento? Diversamente noi ci dissoceremo dalla manifestazione del 17 e daremo vita ad un’altra manifestazione il 18. Manifestazione a totale tutela dei gestori Awp, chiedendo che i 630 milioni richiesti dal governo al settore vengano presi dal segmento Vlt, equiparando la tassazione sul margine al 67,5 e cioè portando il preu sulle Vlt al 10,8 con un aumento Preu di 2,9 sulle Vlt, che porterebbe nella casse dello stato 696 milioni più dei 630 richiesti attualmente”. Per il presidente Agcai “si otterrebbero tre risultati: giustizia fiscale fra i due comparti, tutela della salute perché non si ridurrebbe il payout a danno dei giocatori, più soldi nelle casse dello Stato. Chiediamo che le associazioni Sapar, Agge Sardegna e Cni siano chiare e precise quali gestori tutelano, che prendano le distanze dall’associazione Astro responsabile delle richieste al Governo di diminuzione payout. Non si spiegherebbe diversamente come da 20 giorni circa i produttori aderenti ad Astro stanno già preparando le omologhe al 65 per cento. Attendiamo risposte chiare e pubbliche”, conclude Palese. lp/AGIMEG