Operazione “Revolutionbet”, interdittiva antimafia nei confronti dell’Asd Città di Misterbianco

Il prefetto di Catania Claudio Sammartino ha adottato un’interdittiva antimafia nei confronti dell’Associazione sportiva dilettantistica Città di Misterbianco, giunta quest’anno 13esima nel girone C del campionato regionale di Promozione. Tale disposizione nasce nel contesto dell’operazione “Revolutionbet”, che ha portato a un’ordinanza cautelare nei confronti di 21 indagati, nell’ambito di una indagine su presunte infiltrazioni della mafia nelle scommesse online. In particolare, le indagini hanno portato alla luce un fraudolento trasferimento del complesso finanziario e di risorse umane dell’Asd Lineri alla Asd Città di Misterbianco, spiccano infatti flussi di denaro per oltre 600 mila euro non compatibili con la gestione dell’attività sportiva. Per il prefetto hanno avuto un peso decisivo gli elementi emersi nell’ambito dell’inchiesta costata l’arresto a 21 persone fra cui l’ex vicesindaco di Misterbianco, Carmelo Santapaola, e i suoi cugini ritenuti referenti della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, Giuseppe, Vincenzo e Carmelo Placenti. Il denaro ricavato dalla mafia con il business delle scommesse veniva reimpiegato dal santapaoliano Carmelo Placenti nella gestione del Psv Lineri Misterbianco. C’era proprio quest’ultimo al municipio di Misterbianco quando la squadra, tre mesi prima del blitz antimafia, veniva presentata alla cittadinanza assieme agli assessori della giunta del sindaco Nino Di Guardo. La prefettura parla di «investimenti non irrisori anche al fine di acquisire, da parte del predetto sodalizio criminale, riconoscimenti di forza e consenso sociale nell’ambito della comunità di appartenenza». lp/AGIMEG