Operazione Messina Denaro, la rete di agenzie di scommesse era collegata a sito maltese “17 nero”

Il business delle scommesse online illegali ha finanziato il superlatitante Matteo Messina Denaro. Emergono nuovi dettagli dopo la maxi operazione di Carabinieri, Polizia e Dia che nella giornata di ieri hanno fermato 21 persone, presunti affiliati alle famiglie mafiose di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna, su disposizione dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Tra queste un insospettabile imprenditore, Carlo Cattaneo, che nel giro di pochi anni era diventato uno dei signori del gioco online in Sicilia. L’uomo aveva trasformato la sua piccola agenzia di scommesse a Castelvetrano in una rete efficientissima di punti gioco, non solo in provincia di Trapani, ma anche a Palermo. E aveva potuto farlo grazie al sostegno prima del nipote del superlatitante, poi del cognato del boss. La storia di Cattaneo – si legge su ‘Repubblica Palermo’ – è molto simile a quella di Ninì Bacchi, un altro re del gioco finito in carcere nei mesi scorsi per aver ottenuto il monopolio delle agenzie di scommesse in provincia di Palermo grazie all’appoggio dei clan. Cattaneo lavorava per un’agenzia legale estranea ai fatti ma utilizzata come copertura, mentre le puntate illegali venivano effettuate e gestite su un altro portale maltese, il ’17 nero’. L’ultimo pentito di Mafia, Sergio Macaluso, ha detto che “la 17 nero è entrata nel mandamento di Porta Nuova, a Palermo, aprendo tra il 2014-2015 circa 30 agenzie di scommesse”. lp/AGIMEG