Operazione Final Blow, Albini (capo squadra mobile): “Tra interessi che clan Pepe curava con particolare attenzione, quello del gioco d’azzardo”. Le novità e i VIDEO

“Un altro interesse che abbia appurato il clan Pepe curava con particolare attenzione è quello del gioco d’azzardo”. Lo ha sottolineato in occasione della conferenza stampa nella quale è stata illustrata l’operazione “Final Blow”, presso la questura di Lecce, da Alessandro Albini, capo della squadra mobile. “Esiste un’attività che è conseguenziale agli interessi e ai guadagni. Penso al gioco d’azzardo e all’infiltrazione del gioco che viene messo nelle normali agenzie e finalizzato ad ottenere dei guadagni”, ha aggiunto Francesco Messina, direttore centrale anticrimine della polizia di Stato, – come riportato da Lecce Prima.

A Lecce è stata infatti eseguita un’ordinanza cautelare nei confronti di 108 persone indagate, di cui 67 arrestate a vario titolo per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, violazione della legge sulle armi, associazione finalizzata al traffico di droga ed esercizio aggravato e partecipazione al gioco d’azzardo. Le indagini della Squadra mobile, coordinate dal Servizio centrale operativo, sono iniziate alla fine del 2017 dopo aver intercettato una lettera dell’ergastolano Cristian Pepe; gli investigatori hanno accertato l’egemonia su Lecce del Clan Pepe soprattutto nello spaccio di droga, nelle estorsioni e nel gioco d’azzardo. Anche i diversi gruppi criminali operanti nelle zone di Squinzano, Galatone, Nardò, Surbo, nonché in quelle delle Marine adriatiche si erano assoggettati al Clan. L’attività investigativa ha documentato anche i riti di iniziazione dei nuovi affiliati eseguiti con il fine di rafforzare il potere e rendere ancora più marcati i tratti identitari del Clan e dei suoi alleati. Ecco il video delle intercettazioni dei riti:

cdn/AGIMEG